Separarsi e ritrovarsi. Nel linguaggio dello yoga sciamanico diciamo che ogni separazione è una piccola morte. Il legame muore, ma non noi. Anzi, nella frattura nasce la possibilità di rinascere. I tamburi della vita ci chiedono di lasciare andare ciò che non serve più. Ogni respiro profondo, ogni danza improvvisata, ogni gesto che restituiamo al corpo diventa un modo per trasformare il dolore in forza. È una lotta, certo, ma anche un atto di coraggio: non restare attaccate a ciò che non esiste più, accettare di cambiare pelle. <br /> <br />[idarticle id="2567166, 2609304, 2477433" title="Amore e fine di una relazione: come superare l’hangover emotivo"] <br />Come dare un'interpretazione spirituale alla fine di una relazione <br />La psicologia immaginale lo chiama rito di passaggio: il momento in cui le immagini che avevamo proiettato sull’altro si spezzano, lasciandoci nude di fronte alla nostra anima. Non c’è più il partner come salvezza, come rifugio, come specchio e nemmeno come freno o come oppositore. Ci siamo noi, e basta. Ed è proprio in quell’assenza che possiamo cominciare a riconoscerci. <br />Non respingere la tempesta <br />[caption id="attachment_2516060" align="aligncenter" width="640"] Selene Calloni Williams spiega come reagire alla fine di una relazione[/caption] <br /> <br />Lo yoga sciamanico e la psicologia immaginale ci insegnano a non respingere la tempesta delle emozioni. Rabbia, nostalgia, disperazione: tutto può diventare materia di consapevolezza. Se riusciamo a restare dentro il vortice, senza fuggire, allora il dolore smette di essere nemico e si fa maestro. Ci mostra gli attaccamenti, le illusioni, le paure che ci legavano all’altro. Ci mette davanti a una verità: non eravamo intere, ci completavamo a metà. Ora tocca a noi riconoscerci nella nostra pienezza. <br /> <br />[idarticle id="2470588, 2464068" title="L'Agorà di Selene Calloni Williams: «Il tradimento è... una benedizione»"] <br />La resa dei conti <br />Per una donna, la separazione è quasi sempre una resa dei conti. Con le aspettative degli altri, con i ruoli appiccicati addosso, con la fatica di ricominciare. Ma è anche un’occasione di potere: imparare a vivere per sé, a scegliere senza chiedere permesso, a sentire di nuovo la propria voce. A volte il piacere torna in gesti minimi, un bagno caldo, un letto occupato solo dal proprio corpo, il silenzio di una casa che non giudica. Sono piccole cose, ma custodiscono una verità: non abbiamo bisogno di un altro per sentirci vive. <br /> <br />Separarsi non è solo perdere qualcuno. È perdersi, e poi ritrovarsi. E proprio lì, nel punto in cui il legame si spezza, può nascere una donna nuova: più essenziale, più libera, più fedele a sé stessa.
