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In fuga da Gaza City, le immagini dell'esodo: «Lasciateci vivere»

2025-09-19 129 Dailymotion

Gaza City, 18 set. (askanews) - Lunghe file di palestinesi si dirigono verso sud portando con sé i propri averi. Il 16 settembre Israele ha lanciato la sua offensiva terrestre contro Gaza City, con il sostegno degli Stati Uniti, promettendo di distruggere Hamas nell'area. <br /> <br />[idarticle id="2637547" title="Partorire in strada, sotto le bombe: la tragedia delle donne di Gaza"] <br /> <br />Anche le immagini sono diventate sempre più rare, sia perché i giornalisti pure sono in fuga, sia perché le connessioni internet in particolare nella zona di Gaza sono frammentarie. Non è ancora chiara la strategia militare che l'IDF ha adottato mentre cresce l'indignazione internazionale. <br /> <br />Anche in Israele migliaia di persone, tra cui i familiari degli ostaggi sequestrati dai militanti palestinesi durante l'attacco del 7 ottobre, hanno manifestato nelle ultime settimane chiedendo la fine della guerra. Ma il primo ministro Benjamin Netanyahu, la cui maggioranza dipende dagli alleati dell'estrema destra, è rimasto inflessibile, insistendo che la guerra terminerà solo con la sconfitta di Hamas e in questo ha il sostegno incrollabile di Washington. <br /> <br />[idarticle id="2635801" title="Eurovision 2026, la Spagna annuncia il boicottaggio se Israele parteciperà"] <br /> <br />L'offensiva, lanciata il 16 settembre, è coincisa con la pubblicazione di un'indagine delle Nazioni Unite che ha accusato Israele di commettere un "genocidio" nel territorio palestinese un'accusa respinta da Israele come "distorta e falsa". <br /> <br />"I piedi ci portano a sud, ma non so dove andremo" dice questa donna lasciando Gaza City. "Dicono che dovremo pagare molto per affittare un posto, spero di trovare scuole e un tetto per me e i bambini. La cosa più dura è la sofferenza dei bambini, mi spezza e mi spinge a muovermi altrimenti sarei rimasta a Gaza". <br /> <br />[idarticle id="2635080" title="Da Gaza a Milano: la storia di Taghred e delle sue figlie, sopravvissute all'inferno"] <br /> <br />Anche qui a Nuseirat lungo la strada costiera Al-Rashid, al centro della Striscia, l'esodo continua verso sud, lungo il mare, e chi può permetterselo affitta un camioncino o un carretto con o senza asino. <br /> <br />"Non abbiamo medicine o cure mediche" dice Umm Salah, un'altra sfollata. "Chiediamo a tutti arabi o non arabi di proteggerci per amor del cielo, siamo esausti". E un altro, Abu Hamouda al Dadouh, aggiunge "Noi non siamo soldati, non combattiamo né l'America né Israele, siamo a favore della pace e vogliamo vivere, fateci vivere".

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