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Giancarlo Siani 40 anni dopo: il murale a Napoli, le parole del fratello e di Mattarella

2025-09-23 134 Dailymotion

SUL LUOGO DOVE FU UCCISO, sotto casa in Via Vincenzo Romaniello, c'è un murale verde che lo ricorda. Verde come la sua Citroën Méhari dov'era quando gli spararono a distanza ravvicinata (10 colpi alla testa con due pistole Beretta calibro 7,65), alle 20,30 del 23 settembre 1985. <br />Chi era e perché fu ucciso Giancarlo Siani, 40 anni fa <br />Giancarlo Siani aveva appena compiuto 26 anni e faceva il giornalista, per Il Mattino. Il 10 giugno aveva firmato l'articolo che ne decise la morte: per ordine di Totò Reina, il boss della mafia di cui il clan camorrista che Siani aveva denunciato era affiliato. <br />I film su Giancarlo Siani da vedere e dove <br />A lui Marco Risi ha dedicato il suo bel film di denuncia Fortapasc (su RaiPlay), interpretato da un magnifico Libero De Rienzo (2009). Stasera, 23 settembre, su Rai 3 va in onda il documentario Quarant'anni senza Giancarlo Siani (poi on demand su RaiPlay). <br />Le parole del fratello Paolo Siani <br />40 anni esatti dopo, il fratello Paolo Siani ha detto, durante la cerimonia in suo ricordo: «Vent'anni fa una cosa del genere era inimmaginabile. Oggi, per fortuna, e questo è il miracolo di Giancarlo, tutto questo è possibile. La città lo ricorda in tantissime iniziative. E non solo Napoli: anche Roma, Milano, Torino, e oggi pomeriggio Bruxelles, al Parlamento europeo, si è parlato di Giancarlo e dei giornalisti minacciati o uccisi dalle mafie». Siani ha voluto ringraziare chi, negli anni, «mi ha aiutato a non far dimenticare questo ragazzo e a non far cadere il suo nome nell'oblio». Dal 24 settembre al 21 ottobre, la sua Olivetti M80, la macchina da scrivere con la quale Giancarlo realizzò oltre 650 tra articoli e inchieste dal 1979 al 1985, sarà "in tour" per l'Italia: 7 tappe in treno e 11 appuntamenti <br />Il Premio Siani e le altre iniziative per l'anniversario <br />Tra le iniziative citate, il Premio Siani che ha coinvolto dieci scuole di Napoli e numerosi istituti della Campania, oltre alla partecipazione dell'attore Alessandro Siani, che ha scelto il proprio nome d'arte in omaggio al cronista. Un monito arriva però chiaro: «Il problema è quando sei da solo a scrivere una notizia scomoda, allora rischi molto. Per questo non bisogna lasciare soli i giornalisti. Ed è gravissimo che persino il governo abbia spiato chi racconta la verità». <br />Il ricordo di Sergio Mattarella <br />Il presidente Sergio Mattarella l'ha ricordato così: «Ricordare il sacrificio della vita di Siani porta inevitabilmente alla mente i numerosi giornalisti morti perché colpevoli di testimoniare la verità, di raccontare le violazioni del diritto, le aggressioni, le guerre, lo sterminio senza pietà. L'assassinio dei giornalisti è un assassinio delle nostre libertà, di una parte di noi a cui la comunità non intende rinunciare».

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