Questo testo esamina il concetto di "Scienza del Cargo", coniato ironicamente da Richard Feynman, per spiegare la proliferazione della credenza irrazionale di massa e il dilagare della propaganda populista e neofascista contemporanea. L'autore traccia un parallelo tra i culti cargo della Melanesia e i movimenti moderni come Qanon e Maga, sostenendo che entrambi imitano le apparenze della metodologia scientifica o della verità senza comprenderne i principi fondamentali di verifica empirica e rigore intellettuale. Si argomenta che questa pseudoscienza agisce come un laboratorio per tecniche di persuasione di massa, minando la fiducia nelle istituzioni razionali e preparando il terreno per l'emergere di regimi autoritari e dispotici. La diffusione di queste narrazioni nell'era digitale, amplificata dagli algoritmi dei social media, rende la difesa della razionalità scientifica una competenza civica essenziale per la salvaguardia della società democratica.
