IL LUSSO È DIVENTATO OSTENTAZIONE DI MASSA. Storicamente, parlando di moda, il lusso combaciava con l’unicità, cioè l’opposto del livellamento. Ecco perché oggi il vestirsi sembra abbia smarrito gran parte del suo valore. <br />Volgiamo lo sguardo al decennio 2000/2010: la moda era un viaggio sperimentale alla ricerca di un linguaggio capace di demolire l’austera razionalità degli anni Novanta, senza cadere nella nostalgia per l’esuberanza degli Ottanta. <br />I primi anni Venti, invece, raccontano un’estetica incerta e confusa, a tratti volgare, frutto di forzature imposte da logiche commerciali. Un tragitto intermittente e bulimico, interrotto da continui contrasti tra stilisti e proprietà, che lascia spesso spaesato chi osserva solo il prodotto finito. <br />Con questo numero, Style Magazine celebra 20 anni di racconti e fotografie sulla moda. Abbiamo interpretato lo stile secondo la nostra sensibilità, senza presunzione, perché questo è l’obiettivo cui ogni giornale dovrebbe aspirare. La selezione di immagini scattate dal 2005 a oggi (a pag 132) narra perciò l’armonia che si crea quando è la persona a vestire l’abito. <br />Infatti, stando allo storico dei direttori creativi, vicinissimi all’esordio nei grandi brand del lusso mondiale, è facile pensare – o almeno sperare – a una futura centralità del singolo all’interno delle produzioni: meno urlate e più orientate all’umano, al gesto, all’individuo. Perché se la moda azzera la personalità, quando prima di vedere la persona vedi l’abito, c’è qualcosa che non va. E questo valeva ieri come oggi. <br /> <br />Cosa significa per un magazine avere 20 anni, Alessandro Calascibetta lo racconta del video qui sopra. Style Magazine 10/25 esce MARTEDI' 30 settembre, in edicola e in digitale edition col Corriere della Sera.
