(LaPresse) «È falso che il governo italiano si sia intromesso nella mediazione» con il Patriarcato di Gerusalemme. Così il vicepremier Antonio Tajani rispondendo ai cronisti in Piazza Colonna sui colloqui con i rappresentanti della delegazione italiana della Global Sumud Flotilla. «Ho trattato io con la Chiesa, con Israele e con Cipro, una giornata intera a New York, ma poco importa, a me interessa che le cose vadano bene» aggiunge il ministro degli esteri, prima di ribadire: «Non ha trattato la Flotilla, a me non interessa fare polemiche ma la verità non è quella che raccontano loro». Tajani ha anche detto di aver parlato con il suo omologo d'Israele, chiedendo che venga garantita la sicurezza degli italiani e non ci siano azioni violente in caso di intervento israeliano: «Continuiamo a dire alla Flotilla di ascoltare il messaggio del presidente della Repubblica perché è pericoloso avvicinarsi a un'area controllata dalla marina militare israeliana. La nostra marina militare non può certamente accompagnare la Flotilla per forzare il blocco. Possiamo fare assistenza, ma ben al di qua della linea formata da Israele» afferma il vicepremier, che poi conclude: «Pronti a fare tutto ciò che serve per consegnare i beni alimentari alla popolazione palestinese, sostenendo la missione del Patriarcato di Gerusalemme e utilizzando Food for Gaza. Ma per fare questo serve l'autorizzazione del governo israeliano e con loro ci ha parlato il governo italiano».
