TERMOVALORIZZATORE, DURO CONFRONTO TRA FAVOREVOLI E CONTRARI: “TROPPI DUBBI SUL TERRENO” <br /><br />ROMA – Si infiamma il dibattito sul futuro del termovalorizzatore di Santa Palomba, con posizioni contrapposte tra chi lo considera un passo necessario per risolvere l’emergenza rifiuti e chi teme ripercussioni ambientali e urbanistiche. <br />Durante l’ultima trasmissione televisiva dedicata al tema, rappresentanti politici e cittadini si sono confrontati a viso aperto, dando vita a uno scontro serrato. <br /><br />Tra i favorevoli, Fabrizio Santori (Lega), capogruppo al Comune di Roma, ha difeso l’opera ma ha sollevato forti perplessità sul costo del terreno scelto per la costruzione. <br />«Il Sindaco – ha dichiarato Santori – sapeva che su quell’area ci sono state alterazioni di prezzo sospette. È necessario chiarire ogni aspetto economico prima di procedere». <br />Sulla stessa linea Pietrangelo Massaro, vice coordinatore di Forza Italia, che ha invitato alla massima trasparenza amministrativa pur confermando il sostegno all’impianto. <br /><br />Favorevoli anche gli esponenti del centrosinistra. <br />Arianna Camellini, vicepresidente del Partito Democratico del Lazio, e Giorgio Trabucco, capogruppo della Lista Calenda, hanno difeso la scelta del termovalorizzatore, definendola «indispensabile per una città più pulita ed efficiente». <br /><br />Sul fronte opposto, i cittadini della zona dei Castelli Romani, rappresentati da Marco Alteri del comitato No Inceneritore, hanno ribadito la loro netta contrarietà, denunciando i rischi ambientali e l’impatto sul territorio. <br />Dello stesso avviso Marina Battisti del Movimento 5 Stelle, che ha definito il termovalorizzatore «una tecnologia vecchia e superata». <br /><br />A riportare il punto di vista civico, l’attivista Simone Carabella, secondo cui «Roma è ancora troppo sporca» e servono prima di tutto «nuove regole e comportamenti responsabili, non solo nuovi impianti». <br /><br />Nel corso della trasmissione, l’attenzione si è poi spostata sulla recente manifestazione “ProPal” tenutasi a Roma, durante la quale sono state danneggiate diverse attività commerciali. <br />Tutti i presenti hanno condannato con fermezza gli episodi di violenza: «Non si manifesta per la pace distruggendo i negozi e inneggiando contro le istituzioni», è stato il commento unanime. <br />Molti hanno definito la protesta una «manifestazione pretestuosa» promossa da Cgil e centri sociali. <br /><br />Un confronto serrato, quello andato in onda, che conferma quanto il tema del termovalorizzatore resti tra i più divisivi della politica romana.
