Roma, 20 ott. (askanews) - Monica Guerritore rende omaggio ad Anna Magnani con la sua prima regia cinematografica, "Anna", presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e dal 6 novembre nei cinema. Si tratta di un racconto che entra nelle pieghe della vita della grande attrice, nei dolori causati dalla malattia del figlio e dall'amore infelice per Roberto Rossellini, nel legame forte con con gli amici, con la città di Roma e la sua gente. <br /> <br />[idarticle id="2657700" title="Monica Guerritore: «Anna Magnani mi ha indicato la strada come attrice e come donna»"] <br /> <br />Celebrata per il suo ruolo in "Roma città aperta", vincitrice dell'Oscar per "La Rosa Tatuata", Magnani nel mondo del cinema lottava, anche con il suo difficile carattere, completamente da sola, e ad un certo punto fu messa da parte, nonostante il suo talento. «C'è un racconto che poggia su una grandissima interprete femminile, una grande star, una grande attrice e noi ne raccontiamo invece quella che è la vita femminile, la vita della donna, quello che c'è sotto a questa grande donna - ha spiegato Guerritore - la vita privata e i dolori che si sono manifestati siano stati sempre a contraltare dei grandi momenti, quindi lei è come se avesse delle grandi vittorie e poi subito qualcosa che le dà pena, che le dà dolore». <br /> <br />[idgallery id="222069" title="Anna Magnani: i film, gli amori, le amicizie"] <br /> <br />Quella della Magnani è una figura epica e tragica, un mito a cui Guerritore ha voluto dare un cuore pulsante, sottolineandone la personalità, il coraggio, la forza. «Noi sappiamo che lei ha avuto queste difficoltà, la sua forza è quella di essere sempre andata avanti, sempre, sempre, con grande forza e grande energia. Cosa è che commuove nel film? Il fatto che poi non c'è niente da fare, è come indifesa, la vita va così, non si riesce a raddrizzare. E questo è molto commovente».