Alberto Contri<br />Libera informazione e democrazia<br /><br />Crescere Informandosi incontra Alberto Contri, da sempre nel settore della comunicazione con svariati incarichi tra i quali quello di consigliere Rai e Amministratore Delegato Rainet, professore, fino a qualche anno fa, di Comunicazione Sociale presso l’Università IULM di Milano e Presidente della Fondazione Pubblicità Progresso per 20 anni.<br />In una reale democrazia la libertà d’informazione risulta essere uno dei capisaldi. Purtroppo oggi, e non solo per l’attentato a Sigfrido Ranucci, alcuni elementi fanno fortemente dubitare che si viva in un sistema di vera e propria libertà d’informazione. <br />Tra censure, minacce e pressioni di ogni tipo risulta estremamente difficile fornire quelle notizie necessarie a comprendere al meglio quanto accade.<br />L’attentato a Ranucci che con le inchieste del programma Report da lui condotto ha sicuramente o lo farà a breve svelato verità molto pericolose per gli uomini di potere, è l’ultimo degli esempi di questa scarsa libertà d’informazione.<br />Perché è stato colpito Sigfrido Ranucci? La libertà di stampa che fine ha fatto? Come valuta la chiusura della trasmissione radiofonica Rai condotta da Marcello Foa? In un sistema come quello attuale a chi fa comodo far girare continuamente fake news? Quanto valgono oggi le dichiarazioni di vicinanza dei politici? Una volta che si spegneranno le luci su questo attentato cosa rimarrà?<br />Queste e molte altre le domande e gli aspetti affrontati nel corso di questa intervista.<br />
