CHE RKOMI SIA UN ARTISTA DIFFERENTE da tutti gli altri lo abbiamo sempre saputo. Fin dai suoi esordi, quando la sua penna rappresentava qualcosa di unico nella scena rap, Mirko Martorana (questo il suo vero nome) ha saputo costruirsi un percorso tutto suo. Un percorso che gli ha permesso spesso di raggiungere le vette delle classifiche di vendita, anche grazie a collaborazioni notevoli, da quelle con i suoi amici più fraterni Tedua ed Ernia fino a quelle agli esordi impensabili, come quelle con Elisa e Jovanotti. Ma Rkomi è un cantautore che ha un linguaggio tutto suo. E anche per questo, in alcuni momenti della sua carriera sente il bisogno di spiegarsi meglio, di fermare la centrifuga della discografia, di dare attenzione alle parole. <br /> <br />Così, l'idea di una tournée nei teatri è azzeccatissima. Anche ieri, martedì 11 novembre, all'inizio del suo concerto al Teatro degli Arcimboldi, a Milano, ha spiegato. «Grazie a tutti. Ci tenevo tanto a portare la mia musica a teatro perché in questo periodo ho sentito la necessità di ritrovare una casa. Una casa che mi restituisse un po’ di calore. Come quando da piccolo lasciai casa di mia madre e mi ritrovai a convivere con tre carissimi amici, qualcuno di loro magari lo conoscete. Eravamo in spazi molto stretti, ma avevamo un grande senso di appartenenza. Per chi conosce Calvairate, per me è molto importante. Si provava a cantare e lo facevamo senza pensare troppo e forse questo è ciò che mi è mancato di più. Questa sera tornerò anche lì, viaggiando tra le parole, alla riscoperta dei rapporti umani». <br /> <br />E così la dimensione del teatro è perfetta per questo suo racconto. C'è un intervallo, tra un atto e l'altro. Ci sono le sue canzoni, modalità con cui Rkomi si racconta con urgenza e autenticità. C'è una scenografia d'impatto e affascinante. E una band che suona dal vivo con passione e coesione. In questa nuova data agli Arcimboldi (il teatro milanese aveva già ospitato Rkomi per la prima data di questa tournée, lo scorso 17 ottobre) ci sono anche alcuni ospiti. Da Ernia (con cui canta Vorrei, Dieci ragazze e Acqua calda e limone) a Tedua (Vent'anni, ne potete vedere un estratto qui nel nostro video su Style) e Irama (Luna piena). <br /> <br />A teatro ci si può raccontare con più cura e la sfida è quasi completamente vinta da Rkomi. La sensazione, infatti, è che avrebbe potuto sfruttare di più questa inedita dimensione per un racconto più strutturato, tra un atto e l'altro, mostrando con più chiarezza il percorso da passato a futuro, ma anche questo decrescendo che ha voluto testimoniare con le sue canzoni. Ma nonostante ciò alcuni momenti degni di nota ci sono. Dalle incursioni di Rkomi in platea fino all'invito al pubblico di riempire la zona sotto palco - solitamente vietata alla platea - solo per la durata di una canzone, per un momento in cui si è tutti vicini. In più occasioni Rkomi "sfrutta" il teatro per sfidarne le regole sacre. E questo funziona alla grande. <br /> <br />Il Mirko nei teatri (prodotto e organizzato da Friends&Partners e Vivo Concerti) arriva dopo la pubblicazione del suo album decrescendo. E continuerà fino al 12 dicembre. Tutte le informazioni sono a questo link.
