All’apparenza era una serata come tante nel tour mondiale di Wicked – Parte 2, con cast e troupe impegnati a salutare i presenti sul tappeto giallo di Singapore. Poi, nel giro di pochi secondi, l’ordine dell’evento si è incrinato: un giovane ha superato le barriere di sicurezza ed è riuscito a raggiungere Ariana Grande, costringendo gli addetti e i colleghi dell’attrice a un intervento immediato. Un episodio breve ma sufficiente a interrompere la routine del red carpet e a mettere in discussione la tenuta dei controlli in un appuntamento internazionale. <br /> <br />[idgallery id="2386555" title="Viaggio nello stile di Ariana Grande attraverso i suoi look più belli"] <br />Ariana Grande, assalto sul red carpet di Wicked <br />Ariana Grande, 32 anni, stava percorrendo il tappeto giallo della première asiatica di Wicked – Parte 2 accanto a Cynthia Erivo e Michelle Yeoh quando un uomo ha iniziato a correre verso di lei. Con indosso una maglietta bianca, shorts e lunghi capelli scuri con ciocche blu, il giovane ha raggiunto la cantante, le ha messo un braccio attorno e ha cercato di trattenerla mentre la cantante e attrice tentava chiaramente di allontanarsi. <br /> <br />La prima a reagire non è stata la sicurezza, bensì Cynthia Erivo, che nel film interpreta Elphaba. L’attrice si è lanciata tra Ariana Grande e l’uomo, gridandogli qualcosa e cercando di fermarlo. Solo dopo qualche secondo sono intervenuti gli agenti, riuscendo a trascinare via l'assalitore. Nel frattempo, Ariana Grande, visibilmente scossa, cercava di riprendere fiato. <br />@bellephai13 Someone freaking attacked Ariana on the yellow carpet!!!! 🤬😡 #wickedforgood #wicked #singapore #fyp #foryou ♬ original sound - belle phai <br /> <br />[idarticle id="2448025,2442880" title="Tutto su “Wicked”, il film con Ariana Grande e Cynthia Erivo streghe di Oz,Ariana Grande, la bellezza di riscoprirsi finalmente autentica"] <br />Chi è l’aggressore: l’invasore seriale Johnson Wen <br />L’uomo è stato rapidamente identificato come Johnson Wen, noto online come Pyjama Man. Un nome che purtroppo molti nel mondo dello spettacolo conoscono bene. Non si tratta di un fan sfegatato, ma di un invasore seriale che negli anni ha interrotto concerti, show e persino eventi sportivi di portata internazionale. <br /> <br />In passato aveva raggiunto il palco di Katy Perry a Sydney, era riuscito ad avvicinare The Weeknd durante un live. Non solo spettacolo, ma anche sport: ha compiuto invasioni ai Mondiali di calcio femminile e persino alle Olimpiadi. Nonostante fosse stato multato più volte e avesse dichiarato di voler smettere, ha continuato a trasformare queste incursioni in contenuti social. Dopo l’assalto a Singapore ha pubblicato un video su Instagram scrivendo: «Cara Ariana Grande, grazie per avermi permesso di saltare con te sul tappeto giallo». <br /> <br />[idgallery id="100192" title="Singapore: gli indirizzi da non perdere"] <br />Ariana Grande scossa a Singapore <br />Dopo l’allontanamento dell’uomo, Ariana Grande ha proseguito la serata con il sostegno del cast. Sui social, in poche ore, il gesto di Johnson Wen è stato analizzato e contestato dai fan. Molti hanno ricordato quanto situazioni del genere possano essere destabilizzanti per chi – come Ariana – convive da anni con le conseguenze dell’attentato di Manchester del 2017. La stessa artista aveva spiegato: «È difficile parlarne… Non credo saprò mai farlo senza piangere». <br /> <br />[caption id="attachment_2673913" align="aligncenter" width="1024"] Ariana Grande e Cynthia Erivo a Singapore per Wicked - Parte 2 (Photo by Suhaimi Abdullah/Getty Images)[/caption] <br /> <br />[idarticle id="595397" title="Ariana Grande torna a Manchester per un concerto di beneficenza: «Andiamo avanti per le vittime»"] <br /> <br />Al di là del singolo caso, quanto accaduto a Singapore evidenzia un fenomeno ormai frequente: le incursioni mirate a ottenere visibilità, spesso documentate dagli stessi autori. Per gli organizzatori di eventi internazionali significa dover ricalibrare misure e protocolli, soprattutto in un contesto in cui l’esposizione mediatica cresce e i comportamenti imprevedibili diventano parte di un rischio strutturale.
