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Ad Andria teatro nel Cimitero Comunale con le letture sceniche

2025-11-17 2 Dailymotion

https://www.videoandria.com/ Nel mese dedicato ai defunti, il Cimitero di Andria si è trasformato in un museo e un vero e proprio teatro. Una performance artistica singolare, una sequenza di letture sceniche realizzata all'interno di un cimitero, e per di più dopo la chiusura serale? Sì, proprio così. È accaduto ad Andria, dove la Multiservice Spa, concessionaria dei servizi cimiteriali, ha proposto la sperimentazione di un format teatrale inedito (sabato 15, con replica sabato 29 novembre, ore 18.00 e 19.00), all'interno del Camposanto Monumentale, nell'ambito del più ampio progetto di sensibilizzazione e coinvolgimento dell'utenza cittadina, "Echi di Pietra": Antonio Griner, amministratore unico dell'Andria Multiservice, ha sottolineato: «Mettendoci in scia a esperienze analoghe realizzate nei più importanti cimiteri monumentali italiani, abbiamo prima immaginato, poi elaborato e finalmente realizzato un format teatrale che speriamo possa contribuire a rendere il Camposanto un luogo di pace, memoria e luce, piuttosto che di angoscia, pianto e buio. Si tratta di una prima sperimentazione, ma abbiamo motivo di ritenere che questa esperienza possa essere funzionale all'obiettivo principale del Progetto Echi di Pietra: condurre l'utenza cittadina a una frequentazione più assidua, serena e consapevole di questo luogo sacro. L’iniziativa è nata su esplicita sollecitazione della sindaca Bruno ed è in piena sintonia con la civica amministrazione.» Il format dell'evento ha consistito in una serie di letture sceniche intitolate "Memorie dal Sottosopra / Storie dall’Altrove", affidate all'interpretazione di due talentuosi attori pugliesi, Franco Ferrante e Cecilia Zingaro, con la drammaturgia della concittadina Lidia Bucci. In sostanza, si è trattato di un percorso suggestivo alla riscoperta della storia della città, attraverso le storie di uomini e donne, noti e meno noti, che hanno trovato riposo in quel Camposanto. È così che, «tra i viali e lungo i sentieri della città dei morti, i racconti dall’Altrove hanno spostato il fuoco dal basso verso l’alto. Sollevando lo sguardo, le luci del passato hanno illuminato per una sera il presente della città dei vivi. Tra le due realtà, i confini si sono fatti liquidi e gli attraversamenti hanno tracciato geografie di emozioni. Tutto è apparso meno buio, assai meno buio di quanto si potesse immaginare. C’era un bagliore di luce ad illuminare la scena.»

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