«Se mi sento perseguitato? Un po’ sì, non posso negarlo. A quarant’anni sono tornato a vivere in cameretta. Non ho una vita, non posso fare niente, è come essere ai domiciliari». Così Andrea Sempio, indagato per il delitto di Chiara Poggi avvenuto il 12 agosto 2007 a Garlasco, in un'intervista a Bruno Vespa a «Cinque minuti» su Rai1. Sempio ha fornito la sua versione su alcuni dettagli emersi in questi mesi, dalle spese segnate dal padre al presunto passaggio di domande – come spiegato qui.
