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Dormire insieme o da soli? I benefici dello "sleep touch", il contatto fisico di notte

2025-11-20 233 Dailymotion

Dormire da soli, spesso, viene considerata la scelta migliore per garantirsi un buon riposo. Nessun rischio di svegliarsi perché qualcuno russa, ruba le coperte o invade gli spazi vitali. Non sorprende, quindi, che molte coppie scelgano letti separati – o in alcuni casi stanze diverse – per assicurarsi una qualità del sonno migliore. Eppure, secondo gli esperti, il contatto fisico durante il sonno, noto come sleep touch, può regalare benefici sorprendenti, sia sul piano del benessere che su quello della relazione. <br />[idgallery id="2523253" title="Smartphone e sonno: 7 consigli per limitare l’impatto dei device sulla routine serale"] <br /> <br />Sleep touch: il potere della vicinanza <br />Piccoli gesti come tenersi per mano, abbracciarsi o semplicemente dormire vicini esercitano effetti profondi sull’organismo e sulla mente. Il contatto durante il sonno può contribuire ad abbassare la pressione sanguigna, sostenere il sistema immunitario e ridurre gli stati infiammatori. Ma il beneficio non è solo fisico: sentirsi vicini al partner durante la notte attenua la solitudine, aumenta la serenità mentale e favorisce un benessere emotivo che si riflette positivamente sulla qualità della vita di coppia. <br />[idarticle id="2631052" title="Apnea notturna: le abitudini del weekend che peggiorano il sonno"] <br /> <br />Dormire insieme fa bene alla salute (e la scienza lo prova) <br />Le ricerche più recenti confermano che condividere il letto con il partner non è solo una scelta romantica, ma un vero regalo alla propria salute. Chi dorme accanto alla persona amata tende a riposare meglio, a sentirsi più stabile emotivamente e a vivere giornate più equilibrate. Gli studiosi spiegano che la vicinanza notturna riduce la produzione di citochine – molecole collegate a infiammazione e dolore – mentre stimola il rilascio di ossitocina, il celebre ormone dell’amore, in grado di calmare la mente e ridurre lo stress.Al contrario, chi dorme da solo spesso sperimenta un sonno più irregolare e può essere più predisposto ad ansia e sintomi depressivi. <br />[idgallery id="2299201" title="Sonno, insonnia e riposo: 10 cose da sapere"] <br /> <br />La conferma dalla ricerca dell’Università dell’Arizona <br />Tra i lavori più autorevoli spicca una recente ricerca dell’Università dell’Arizona, presentata durante il congresso Sleep 2022 dell’American Academy of Sleep Medicine e della Sleep Research Society, e pubblicata sulla rivista Sleep. I risultati dello studio sono inequivocabili: chi dorme accanto al proprio partner per la maggior parte delle notti gode di un sonno più rigenerante. I partecipanti che condividevano il letto con il partner non solo mostravano meno sintomi d’insonnia, ma dormivano più a lungo e si svegliavano più riposati rispetto a chi trascorreva la notte da solo. <br />[idarticle id="2669785" title="Dormire: cosa racconta di noi la posizione in cui riposiamo"] <br /> <br />Il ruolo del contatto pelle a pelle <br />Alcune ricerche collegate aggiungono un ulteriore tassello: dormire nudi, a contatto pelle a pelle, può amplificare gli effetti positivi del sonno condiviso. Questa vicinanza stimola ulteriormente il rilascio di ossitocina. Il contatto corporeo durante la notte può aumentare il desiderio, favorire una sessualità più spontanea e migliorare il rapporto con il proprio corpo. L’ossitocina, spiegano gli esperti, sostiene le emozioni positive, la fiducia reciproca e la stabilità della coppia. Dormire insieme, dunque, non è soltanto una questione romantica: è un gesto quotidiano che ha conseguenze concrete sulla salute fisica, emozionale e relazionale. E forse, qualche coperta rubata di tanto in tanto, vale davvero la candela.

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