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Madre si nasce o si diventa? È nei cinema Giovani madri, la nuova commedia umana dei fratelli Dardenne

2025-11-24 136 Dailymotion

FANNO SEMPRE LO STESSO FILM... È VERO. MA LO FANNO BENE. Di più... I film di Jean-Pierre e Luc Dardenne sono un concentrato di umanità ai margini: geografici, anagrafici, etnici, sociali... Eroi che i fratelli tallonano stando attaccati alle loro nuche, superandoli all'improvviso, staccandosene per amplificare il loro urlo... Come in La promesse, Rosetta, Il figlio, L'enfant, Due giorni una notte, L'età giovane, Tori e Lokita. Ken Loach in versione francofona-cattolica... <br />Con il Premio alla Miglior sceneggiatura vinto all'ultimo Festival di Cannes (dove vincono sempre qualcosa) è adesso ucito nei cinema italiani Giovani madri, il loro 13mo film di iper realistica finzione. I fratelli stavolta entrano in una casa famiglia per raccontare la storia di 5 giovani madri, tutte cresciute in circostanze difficili, che lottano per ottenere una vita migliore per se stesse e i loro figli. «Abbiamo visto queste persone, educatrici, psicologhe, che facevano di tutto per insegnare alle ragazze a sentirsi responsabili di un altro essere umano. Noi raccontiamo un gruppo di giovani madri ma ognuna ha una propria solitudine, un problema con la famiglia di provenienza, o la violenza, la povertà. Tutte, però, in quella casa famiglia possono apprendere una nuova vita», dice Jean-Piere. <br />Anche questo è un film lucido, asciutto, senza fronzoli. Che va dritto alle storie e all'essenziale dell'umanità che racconta. Al cuore. Senza un'apparente messa in scena, nel solco del cinema-vérité: eppure, capace di prenderci per mano e portarci via con sé, come i migliori racconti. Con dialoghi così essenziali da diventare bombe di emozione pura: perché togliendo i fronzoli, i fratelli sono capaci di portarti al cuore. Qui la domanda è madre si nasce o si impara a diventarlo? E quanto la società "influenza" un evento così "naturale"? «È ideologico dire che sia solo natura... Non lo è, in particolare in situazioni come quelle raccontate nel film di ragazze che non possono più abortire. Non sanno se vogliono questo bambino, devono apprendere il modo di gestirlo ma non vuol dire che decideranno di tenerlo. La maternità è una cosa che si apprende». <br />Giovani madri mostra percorsi di rinascita e di speranza. Spiega Luc: «Quello che ci interessava, di queste cinque ragazze, è come possono arrivare a una scelta che le porti fuori dall'isolamento in cui si trovano. È un film che dà speranza».

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