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Il sovrintendente alla Scala e l'opera russa per la Prima: «La musica è sovrana, superiore alle ideologie»

2025-11-26 248,096 Dailymotion

«Ritengo assolutamente superiore la musica a qualunque contrasto ideologico. La forza dell'umanità, e in modo particolare della cultura, è sovrana rispetto ai conflitti che dovranno finire. Lo sa anche Putin che Sostakovic; sul popolo russo ha un ascendente superiore al suo». Fortunato Ortombina, è chiaro con chi gli chiedeva dell'opportunità di portare sul palco del Piermarini un'opera di Dmitrij Sostakovic, morto a Mosca nel 1975. Sarà, infatti, «Una Lady Macbeth nel distretto di Mcensk» ad aprire la stagione lirica del teatro alla Scala dove, per il terzo anno consecutivo, non sarà presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ad inaugurare la stagione, per la prima volta, sarà un'opera di Sostakovic, che all'autore russo costò gli strali di Stalin e una stroncatura, dopo il successo iniziale della Pravda. A dirigerla Riccardo Chailly, al suo ultimo 7 dicembre come direttore musicale, mentre la regia è affidata a Vasily Barkhayov.Sulle polemiche Ortombina spiega: «Tutti i dittatori cercano di avere degli amici tra i musicisti. Questo vale anche per Mussolini, non è che fosse amico di Toscanini però lo lasciava girare per Milano senza che succedesse niente. Questo avviene perché i dittatori sanno che il teatro musicale ha un ascendente sul loro popolo più forte del loro. Questa è la cosa a cui dobbiamo pensare: lo sa anche Putin che Sostakovic sul popolo russo ha un ascendente superiore al suo».In ogni caso, ha notato Ortombina, «ci sono rapporti con la Russia ogni giorno, non ci sono solo i cantanti ma anche tecnici, ingegneri, uomini d'affari che viaggiano e vanno e vengono dalla Russia ogni giorno». «Prima o poi - ha concluso - dovrà finire questa guerra».

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