https://www.pupia.tv - Silvia Salis - A gennaio partirà un progetto di educazione sessuo-affettiva in quattro scuole materne di Genova, con circa 300 bambine e bambini coinvolti e in accordo con le famiglie.<br />Penso che in questo Paese sia impossibile dire che non ci sia bisogno di un'educazione affettiva nelle scuole o sostenere che debba essere appannaggio esclusivo delle famiglie. Da sindaca e da donna, in un Paese in cui c'è ancora un livello di violenza, non solo fisica, ma anche e soprattutto psicologica e verbale contro le donne così alto, sento la responsabilità di agire.<br />A Genova, centinaia di bambini nelle scuole d'infanzia inizieranno a prendere familiarità con un argomento del quale non si parla. Bambini che vivono in famiglie con provenienze culturali molto diverse tra loro. Sento spesso dire che "ci sono altre priorità", ma anche il benaltrismo è una forma di violenza, anche delegittimare una discriminazione o ritenere inutile un'ora di educazione affettiva.<br />Noi iniziamo da questo. È un piccolo passo, ma con l'aria che tira in questo Paese credo possa essere molto significativo. <br />Di tutto questo progetto, di queste centinaia di bambini che spero diventeranno migliaia, se anche solo uno o una capirà che la sua vita deve essere diversa da un modello tossico che può vivere nella sua famiglia, penso che avrà avuto senso farlo. (26.11.25)<br /><br />#pupia
