Nel comune di Cetara, piccola perla incastonata all'estremità sud della Costiera Amalfitana, nel golfo che si affaccia su Salerno, hanno preso il via le operazioni preliminari verso la costruzione di un impianto di ingrasso del tonno rosso, che potrebbe iniziare le attività già nell’estate del 2026. «Sono state poste nelle acque antistanti Cetara delle boe che devono raccogliere i dati biologici del mare e le correnti», ha detto al Corriere Daniela Borriello, Responsabile Nazionale Coldiretti Pesca, associazione di categoria che rappresenta il 50% della flotta dei pescherecci di tonno rosso in Italia, e che si è fatta promotrice dell’iniziativa di alcune aziende che pescano tonno rosso.«Adesso si stanno raccogliendo questi dati, ci vorrà ancora qualche mese per avere dei risultati», continua Borriello. «A quel punto, nel momento in cui i dati saranno positivi, si procederà all’iter più burocratico, cioè la concessione dello specchio acqueo, che dev’essere richiesto da parte degli operatori al Comune di Cetara, perché la zona individuata è proprio antistante Cetara», ha detto Borriello.L'amministrazione del piccolo borgo marinaro non solo ha già avallato il progetto, ma se ne è fatta promotrice. «Tra Cetara e Salerno ci sono 15 delle 20 barche autorizzate al tonno rosso oggi in Italia» ha detto al Corriere il sindaco, Fortunato Della Monica. «Si è pensato di chiudere questa filiera. Naturalmente io sto accompagnando il processo degli armatori» ha detto Della Monica.
