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La sfilata Chanel Métiers d’art 2026 a New York

2025-12-03 113 Dailymotion

<br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br />“LA METROPOLITANA DI NEW YORK APPARTIENE A TUTTI. Tutti la usano: ci sono studenti e innovatori; statisti e adolescenti. È un luogo pieno di incontri enigmatici ma meravigliosi, uno scontro di archetipi pop, dove tutti hanno un posto dove andare e ognuno è unico in ciò che indossa. Come nei film, sono gli eroi delle loro storie.” <br /> <br />Con questa nota il direttore artistico di Chanel, Matthieu Blazy, accompagna il suo debutto alla collezione Métiers d’art della Maison, che ha fatto sfilare proprio nella metropolitana di New York. E proprio come riporta la nota, la collezione presenta una gioiosa sequenza di personalità: ci sono celebrità e supereroi, adolescenti e anziani, ragazze lavoratrici e ballerine, signore che pranzano e madri in movimento, ognuna vista attraverso una lente cinematografica, inclusa la stessa Coco Chanel. In breve, tutto lo scintillio e la grinta della Grande Mela, sia nella realtà che nell'immaginazione. E, almeno in teoria, una sfilata rivolta a tutti. <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br />In questo mix di artigianato raffinato e cultura pop, recita il comunicato, si manifesta uno stile elegantemente spiritoso. Il "denim lingerie" è abbinato a ricami complessi, evocando un nuovo tipo di abbigliamento western; un abito Art Déco d'archivio è riconfigurato e ricamato da Lesage con piume sfrangiate di Lemarié: questa flapper della nuova scuola sceglie di indossare il suo con pantaloni chino illusion; il motivo della camicia maschile è ancora una volta rivisitato e arricchito da una catena Chanel, mentre la flanella da boscaiolo è evocata in un sontuoso tweed bouclé di lana. Abbondano le mutazioni giocose, così come i piaceri personali nascosti per chi le indossa. <br /> <br />Inizialmente ispirato dai soggiorni di Gabrielle Chanel a New York City nel 1931, durante il suo viaggio di andata e ritorno da Hollywood, Matthieu Blazy ripropone questa associazione cinematografica per la collezione. Eppure fu nel centro di New York, piuttosto che a Hollywood, che Gabrielle Chanel riacquistò la sua fiducia nell'appeal democratico e globale di Chanel. Poco prima del suo viaggio di ritorno a Parigi, scoprì coloro che downtown avevano adottato lo stile Chanel a modo loro. Trovò che questa celebrazione pop dei suoi abiti fosse la forma più sincera di adulazione. E da qui Gabrielle Chanel tornò in Europa, rinnovata, conservando per sempre New York nel cuore. (foto e video: copyright Chanel) <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br /> <br />

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