Roma oggi ha fatto i conti con una giornata di sciopero generale della Cgil, ventiquattro ore di mobilitazione contro la manovra del governo e per ricordare la morte di Octav Stroici, l’operaio rimasto sotto le macerie nel cantiere della Torre dei Conti il 3 novembre. Il corteo è partito da piazza Vittorio dietro allo striscione con lo slogan “Soldi per i salari, non per gli arsenali”, con la partecipazione del segretario della Cgil di Roma e Lazio Natale Di Cola e di numerosi esponenti politici del centrosinistra. In piazza studenti, lavoratori e tante sigle del mondo sindacale e associativo che hanno sfilato fino all’area dei Fori Imperiali per ricordare tutte le vittime sul lavoro. Pesanti le ripercussioni sui trasporti, in particolare alla stazione Termini, con ritardi e cancellazioni su più linee regionali e a lunga percorrenza, mentre sul fronte del trasporto pubblico locale risultano chiuse o rallentate diverse linee ferroviarie gestite dalla Regione. Disagi anche nelle scuole, dove le famiglie erano state avvisate in anticipo dell’adesione allo sciopero da parte di docenti e personale Ata. Dal palco finale i sindacati hanno denunciato salari fermi, deindustrializzazione, lavoro sempre più precario per i giovani e un Paese che cresce troppo poco, chiedendo più risorse per occupazione, sicurezza e pensioni.
