Nata a Kiev nel 1975 con il nome di Milica Bogdanovna Jóvović, Milla Jovovich cresce tra l’Europa e gli Stati Uniti, portando con sé un’identità fluida che diventerà una delle chiavi principali del suo fascino. Una bellezza non definibile, altra, incontenibile e indomabile. Figlia di un medico e di un’attrice, respira arte e disciplina fin da giovanissima. Il trasferimento prima nel Regno Unito e poi negli Stati Uniti segna l’inizio di un percorso destinato a intrecciare moda, cinema e sperimentazione. <br />[idgallery id="1717438" title="Milla Jovovich: amori, figli e carriera"] <br /> <br />L’ascesa nella moda: musa dell'estetica aliena degli anni Novanta <br />A soli 11 anni debutta come modella, fotografata da Richard Avedon. È l’inizio di una carriera fulminea che la rende uno dei volti simbolo degli anni Novanta. Milla incarna una nuova idea di bellezza: eterea ma forte, androgina e insieme sensuale. Sfila per le maison più prestigiose, diventa musa di Jean Paul Gaultier e John Galliano, conquista le copertine delle riviste più influenti. Il suo contributo alla moda è soprattutto culturale: introduce un’estetica aliena, quasi futuristica, che anticipa i linguaggi visivi del nuovo millennio. <br />[idarticle id="1359213" title="Milla Jovovich festeggia 44 anni con ciambelle e foto della gravidanza"] <br /> <br />Il cinema come vocazione e l'incontro con Luc Besson <br />Parallelamente alla passerella, Milla coltiva il cinema. Dopo i primi ruoli adolescenziali, la notorietà internazionale arriva con Ritorno alla laguna blu, ma la svolta definitiva è nel 1996, quando Luc Besson la sceglie come Leeloo in Il quinto elemento. Il personaggio diventa immediatamente iconico: un’eroina fragile e potentissima, che ridefinisce il ruolo femminile nel cinema di fantascienza. Besson intuisce in Milla una forza primitiva, capace di incarnare personaggi estremi e fuori dal tempo. Il legame professionale diventa presto personale: i due si sposano nel 1997, ma il matrimonio dura meno di due anni. <br />[idgallery id="1230269" title="Milla Jovovich, cartoline di famiglia su Instagram"] <br /> <br />Da Giovanna d’Arco all’action heroine <br />Con Giovanna d’Arco, sempre diretta da Besson, Milla dimostra una fisicità intensa e una drammaticità fuori dagli schemi. Negli anni successivi alterna cinema d’autore (He Got Game di Spike Lee, The Million Dollar Hotel di Wim Wenders) a ruoli più leggeri e ironici, come in Zoolander. Il vero consolidamento arriva però con la saga di Resident Evil, che la consacra regina del cinema action. Il suo contributo è decisivo: porta sullo schermo un’eroina combattiva, autonoma, lontana dai cliché femminili tradizionali. <br />[idarticle id="1856849" title="Milla Jovovich, il post su Instagram dedicato alla ''sua'' Ucraina: «Ho il cuore spezzato»"] <br /> <br />Oltre lo schermo: musica, stile e sperimentazione <br />Milla Jovovich non si limita a un solo linguaggio. Nel 1994 pubblica l’album The Divine Comedy, sperimenta la fotografia e co-fonda una linea di abbigliamento. La sua creatività è trasversale e istintiva, sempre guidata dal desiderio di esplorare. Anche fuori dal set, resta un riferimento di stile: mai schiava delle tendenze, capace di reinventarsi senza perdere identità. Oggi, a cinquant’anni, Milla Jovovich rappresenta una figura rara nel panorama internazionale. Bella ma mai banale, femminile ma indomabile, resta un simbolo di libertà creativa e di forza silenziosa. Un’icona che continua a evolversi, senza nostalgia e senza compromessi.
