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out of body experiences

2011-05-03 2 Dailymotion

pubblicato lunedì 4 aprile 2011<br />Nell’ambito del progetto Dogana. Giovani idee in transito, il nuovo concept multidisciplinare interamente dedicato alle realtà creative emergenti, inaugura con una performance pittorico-sensoriale la mostra Out of Body Experience del giovane ed eclettico artista genovese Matteo Forli, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Analysis Vj. <br />Nome d’arte che sintetizza tutta la sua poetica: il VJ è infatti l’artista-performer che mixa dal vivo, realizzando in simultanea uno show fatto di effetti visivi realizzati anche questi mediante il mixaggio di spezzoni video, diapositive, laser o altro, a ritmo di musica. L’utilizzo del termine Analysis, invece, è giustificato dalla maniera di operare dell’artista, che effettua vere e proprie analisi grafico-percettive della realtà che lo circonda.<br /><br />Talento poliedrico, Matteo ha sempre fatto della contaminazione tra grafica e suono il suo cavallo di battaglia. Di formazione accademica, abbandona presto le tecniche tradizionali, per muoversi con metodo all'interno di contesti sperimentali e post moderni, utilizzando una forma di comunicazione all'avanguardia, nella quale coesistono con logico equilibrio musica e segno, ritmo costante e pause di riflessione. <br />E proprio con questa performance che il percorso di Matteo raggiunge la sua forma di espressione più riuscita: dimostrando una coerente padronanza tecnica e di espressione, l’artista-Vj si e’esibito in un happening durante il quale l’action painting ha incontrato la manipolazione digitale, al fine di ottenere un prodotto artistico conseguito attraverso l’uso del colore e del segno, coaudiuvati da proiezioni audiovisive e dal simultaneo intervento di giradischi e mixer.<br />Il risultato di questa esperienza è la mostra dall’omonimo titolo, ovvero un’ottima opportunità per riflettere sopra le tendenze dello sviluppo dell’arte di qualità in rapporto con la tecnologia ed i nuovi media e per ragionare sui mutamenti in atto nella nozione stessa di arte in seguito all’incremento del nostro "potere di azione sulle cose”, così come lo definì lo scrittore Paul Valery: l’attuale diffusione di nuovi mezzi di riproduzione di immagini e musica, sempre secondo Valery, ci consente di "trasportare o ricostituire in ogni luogo il sistema di sensazioni – o più esattamente, il sistema di eccitazioni – provocato in un luogo qualsiasi da un evento qualsiasi”.<br /><br />La maniera di procedere di Matteo è quindi una sorta di postproduzione di sequenze performative studiate e realizzate in diversi contesti spaziotemporali, e ciò che viene mostrato allo spettatore è il risultato di una serie di scelte stilistiche legate alla possibilità di riprodurre tecnicamente l’opera d’arte, nel senso più benjaminiano del termine.<br />In questo modo, Matteo può intervenire sulla realtà analiticamente: la studia, la penetra, la scompone, la decontestualizza e infine la investe di una nuova forma e di un nuovo significato.<br /><br />maura ghiselli <br />mostra visitata il 3 aprile 2011

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