Gli strascichi negativi del “berlusconismo” degli ultimi mesi hanno contributo ad alzare la tensione, anche in ambito provinciale, nel partito fondato dal Cavaliere. Nei giorni scorsi ha destato molta attenzione (non stupore in quanto in molti se lo aspettavano) lo “strappo” fra il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, ed il senatore Antonio D’Alì. Probabilmente le “frizioni” fra Cristaldi e D’Alì erano iniziate qualche mese fa allorchè il primo, a causa di un ricorso di un cittadino mazarese, era stato costretto a decidere fra la carica di sindaco e quella di parlamentare, optando alla fine per quella di primo cittadino mazarese. Cristaldi deteneva anche la carica di coordinatore provinciale del Pdl forte, certamente, della sua poltrona di deputato. L’aver scelto di rimanere sindaco, a fronte di una richiesta opposta da parte del Pdl, potrebbe aver indotto la segreteria nazionale a rivedere le posizioni in ambito provinciale. Certamente i “giochi di potere” sono stati alimentati dalla “ingombrante” presenza del sen. D’Alì; un ruolo “strategico” di vice coordinatore quello assunto qualche anno fa da D’Alì -secondo i “rumors”- studiato ad hoc per far andare avanti l’on. Cristaldi in un fase ascendente della storia del partito culminata, poi, con le dimissioni di Silvio Berlusconi da primo ministro.
