Surprise Me!

Edilizia in crisi: Ance e altre associazioni chiedono un incontro con la Provincia

2012-10-05 25 Dailymotion

Nota Stampa:<br /><br />Da tempo le associazioni di categoria del territorio (Ance Rimini, CNA, Confartigianato, Confcooperative, Legacooperative) si sono messe in campo per segnalare alle pubbliche amministrazioni e all'opinione pubblica il grave stato del settore delle costruzioni. <br />Come Stati Generali dell'Edilizia (costituiti da Associazioni di Categoria, Ordini Professionali e Sindacati) sono state organizzate conferenze stampa e sono stati realizzati singoli incontri con i sindaci dei comuni riminesi, fino all'ultimo summit che si è tenuto nel mese di luglio presso la sede della Provincia di Rimini con il Presidente Stefano Vitali e la maggior parte dei sindaci del territorio. <br />Purtroppo si deve constatare che nonostante l'ascolto da parte delle pubbliche amministrazioni, non ci sono stati gli atti conseguenti necessari a migliorare la situazione che sta provocando la morte dell'edilizia riminese. Un settore, lo ricordiamo, che riguarda un indotto di vasta portata. <br />Le notizie pubblicate recentemente dalla stampa confermano che il numero delle aziende fallite e che stanno fallendo, è in continuo aumento. Alla fine di agosto 2012 (dati studio Skema) le procedure avviate per i fallimenti di altrettante imprese erano già 47 e 5 le proposte di concordato per la chiusura preventiva, per un totale di 52. Quasi un terzo delle istanze di fallimento depositate fino a oggi al tribunale di Rimini riguarda il settore edilizio, tra imprese costruttrici e immobiliari. Si presume che il 2012 si chiuderà con un numero di fallimenti superiore al record del 2010, quando ci furono 66 fallimenti e 3 concordati. <br />A confermare la situazione anche i numeri della Camera di Commercio di Rimini, secondo i quali nel primo semestre 2012 le imprese edili che hanno cessato l'attività sono state 308 (+7,3%) contro le 287 dello stesso periodo del 2011. <br />Secondo i dati della Cassa Mutua Edile le aziende iscritte nel periodo aprile-giugno 2012 erano 450 contro le 515 dello stesso periodo del 2011 e le 620 dello stesso trimestre del 2008 ( -27,42%). 2.494 i lavoratori iscritti nel 2012 (periodo aprile-giugno) contro i 2.683 del 2011 e i 3.267 del 2008 (- 773 lavoratori pari al - 23,66%). <br />Pertanto Ance Rimini, CNA, Confartigianato, Confcooperative, Legacooperative chiedono un incontro immediato con tutti i sindaci della provincia, a partire dal capoluogo Rimini, affinché, per potere salvare almeno le aziende ancora esistenti, si adoperino su alcuni interventi specifici, rispetto a quello fatto fino ad ora, con RISPOSTE CONCRETE ED IMMEDIATE. <br />Fra gli interventi necessari si citano:<br />1 Permettere realmente e da subito l'avvio della Rigenerazione Urbana e quindi l'autorizzazione di opere necessarie per la riqualificazione del patrimonio urbanistico esistente sia sotto profilo energetico sia sotto quello della sicurezza sismica. <br />2 "Tirare fuori dai cassetti" le opere pubbliche già cantierabili pensando in particolare alle piccole-medie imprese locali affinché abbiano la reale possibilità di partecipare agli appalti. <br />3 Sbloccare tutte le procedure autorizzative urbanistiche e relative agli interventi diretti <br />per permettere di investire a chi vuole e ne ha ancora la possibilità di farlo. <br />4 Pagare i crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni superando, ove possibile, il Patto di Stabilità o utilizzando quanto previsto dai decreti riguardanti la certificazione del credito. <br />5 Dare un reale segnale di sburocratizzazione perché gli uffici della pubblica amministrazione continuano ad essere appesantiti da una burocrazia ingessata ed imprese, professionisti e cittadini sono costretti a subire tempistiche lunghissime ed inaccettabili.

Buy Now on CodeCanyon