Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) ospite di "Domenica è sempre Domenica", condotta da Egidio Terrana ed Elettra Curto, in onda su Teleacras. E' il 10 ottobre 2010. <br />Ascolta la canzone di Guccini, "Dio è morto" : http://www.youtube.com/watch?v=Hj5o-CMX9QY<br />Ecco il testo dell'intervento di Ruoppolo: <br />Ho visto la gente della mia età andare via, tra gli aeroporti di Fontanarossa e Falcone e Borsellino, <br />o lungo le strade oltre lo stretto di Messina che non portano mai a niente, <br />cercando il sogno che conduce alla pazzia, <br />nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già, <br />Dio e' morto,<br />dentro alle notti che dal vino sono bagnate, tra le spiagge e i lungomare, Licata, San Leone, Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Ribera, Sciacca, <br />dentro alle stanze da pastiglie trasformate, <br />lungo alle nuvole di fumo del mondo fatto di città, <br />essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà,<br />e un Dio che è morto, <br />tra i quattro Governi alla Regione, i 3 alla Provincia regionale ed i 3 al Comune di Agrigento, <br />o nel fossato di ferro sotto l'asfalto fuori all'Ospedale di Agrigento dove rimbalzano mortalmente le ruote, <br />o tra le navi da Porto Empedocle a Lampedusa, il treno da Agrigento a Palermo, le carreggiate insanguinate della 189 e la 640, <br />e' un Dio che e' morto,<br />perche' mi piacerebbe tanto correre nel campo di atletica di Villaseta che inauguro' Sara Simeoni ai primi anni 80,<br />e' un Dio che e' morto,<br />perche' mi piacerebbe che lui o lei non fosse morto o morta di cancro perche' le liste di attesa alla Tac pubblica sono lunghe mesi o anni,<br />e' un Dio che e' morto,<br />perche' mi piacerebbe guidare lungo il viadotto Morandi ad Agrigento senza rabbrividire alla curva senza la gabbia di protezione, pensando al volo dei morti,<br />e' un Dio che e' morto<br />nel letto di Putin a Palazzo Grazioli, o nella casa di Boulevard Princesse Charlotte a Montecarlo, o anche nell'accanimento della Fiom della Cgil alla Fiat di Melfi,<br />e' un Dio che e' morto <br />nel concerto di Capodanno che sono costretto a subire al pranzo di Capodanno da decenni, che peraltro e' il giorno del mio compleanno, ed ho imparato ad odiare Strauss ed il bel Danubio blu.<br />Mi hanno detto che questa mia generazione ormai non crede, <br />nel merito e nella carriera, perche' se la politica e' solo carriera non riconoscera' mai il merito,<br />noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge,<br />in ciò che noi crediamo Dio è risorto, una domenica, di Pasqua, che sempre di domenica e', perche' domenica e' sempre domenica, comunque morte sia stata.
