Dalle accuse di minacce e intimidazioni al processo per direttissima per spaccio di droga. Protagonisti della vicenda una 21 enne di Roma, e il fidanzato, il 24enne napoletano Karim Emanuel Camaldo. <br /><br />Le indagini della Polizia sono partite il 20 novembre scorso, a seguito della denuncia di una giovane riminese nei confronti della coppia per minacce, ingiurie e lesioni personali: il tutto per aver difeso un'altra ragazza, amica in comune. Le intimidazioni prima su facebook: Ilenia aveva promesso in chat di "spaccarle la faccia", mentre il compagno Emanuele di "ucciderla davanti a tutti". Venerdì scorso la resa dei conti. La ragazza si trovava in Piazza Cavour in compagnia di amici, quando i due l'hanno raggiunta, schiaffeggiata e spaventata con una pistola. La Polizia si è subito attivata dopo la denuncia, fermando la coppia in via XX Settembre. Successivamente è stata disposta la perquisizione dell'abitazione di Via Petropoli. Qui è stata scoperta, in un armadio, una busta natalizia con più di un chilo di marijuana sottovuoto, oltre a bilancini di precisione e la pistola usata per le minacce: un giocattolo, privo però del tappo rosso. I poliziotti hanno fatto scattare le manette ai polsi dei due e del padre di lei, 45 anni, trovato nell'abitazione: questi ha confessato di aver portato la droga da Roma, assieme al genero, mentre la figlia ha cercato di scagionarlo da ogni accusa. <br /><br />La marijuana, immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa 10mila euro: un ricco dono per i fidanzatini, in attesa di un figlio. Nel processo per direttissima la 21enne è stata assolta; il fidanzato, che aveva precedenti, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi. Il padre di lei, infine, ha patteggiato 2 anni e 8 mesi con obbligo di firma a Roma.
