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Napoli - "Cenerentola" in scena al Teatro San Carlo (28.02.17)

2017-03-01 4 Dailymotion

http://www.pupia.tv - Napoli - A partire da domenica 5 marzo, per sette repliche, fino a domenica 12 marzo, torna in scena al Teatro di San Carlo per la stagione 2016 /17, dopo 18 anni di assenza, uno dei balletti più amati del grande repertorio classico, “Cenerentola”, su musiche di Sergej Prokof’ev (1891 -1953), con una coreografia in prima assoluta firmata dal direttore del Corpo di Ballo del Massimo napoletano Giuseppe Picone. Sul podio dell’Orchestra del San Carlo il direttore Nicola Giuliani.<br /><br />Interpreti di questa nuova creazione Maria Eichwald, étoiledi origine kazaka, al suo debutto a Napoli, ora stella di punta della compagnia tedesca Stuttgarter Ballett, accanto ad Alessandro Staiano, in alternanza con Claudia D’Antonio (8 e 10 marzo) e Anna Chiara Amirante (11 e 12 marzo) in coppia con Alessandro Staiano (5, 7, 9, 11 e 12 marzo) e Alessandro Macario (8 e 10 Marzo). Le sorellastre saranno interpretate da Candida Sorrentino, Sara Sancamillo (5, 7, 9, 11 e 12 marzo), Giovanna Sorrentino, Luana Damiano (8 e 10 marzo). Nel ruolo della Fata/Madre Anna Chiara Amirante (5, 7 e 9 Marzo), Luisa Ieluzzi (8, 10 e 12 marzo) e Martina Affaticato (11 marzo), affiancate dai primi ballerini, i solisti e il Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo.<br /><br />La fonte cui attinge Prokof’ev e a cui rimane fedele Picone, è Charles Perrault (1628-1703), che aveva attinto da varie fonti, ispirazione per la sua Cenerentola, compreso lo scrittore napoletano Giambattista Basile e la sua Gatta Cenerentola, ma per i suoi Contes de ma mère l’Oye, lo scrittore francese decise di rimodellare la storia, ambientandola in un contesto più consono alla Corte di Francia. Le scene e i costumi sono stati pensati per riportare lo spettatore a questo mondo fiabesco e in questo nuovo allestimento sono stati firmati da Nicola Rubertelli e Giusi Giustino.<br /><br />Il balletto fu rappresentato per la prima volta il 21 novembre 1945 al Teatro Bol’šojdi Mosca,con le coreografie di Rostilav Zakharov. All’interno della partitura, una musica da cui traspaiono i sentimenti dei personaggi, capace di coinvolgere lo spettatore nelle loro gioie e ai loro dolori. (28.02.17)

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